Scoliosi idiopatica nei giovani: che cos’è e come si cura

Scoliosi idiopatica nei giovani: che cos’è e come si cura

La scoliosi è una deviazione tridimensionale della colonna vertebrale che può svilupparsi durante la crescita scheletrica. Solitamente compare all'età dell'adolescenza e progredisce fino alla fine dell'accrescimento (16\18 anni per le femmine; 18\20 per i maschi).

Tipi di scoliosi e cause

La comparsa della scoliosi non è necessariamente associata a patologie congenite.
Sebbene la scoliosi possa manifestarsi a qualsiasi età, spesso diventa un problema durante la preadolescenza e l'adolescenza, quando i bambini crescono rapidamente. Esistono tre tipi di scoliosi idiopatica (in relazione all’età di insorgenza): 

  • La scoliosi idiopatica o acquisita
  • La scoliosi idiopatica giovanile viene diagnosticata nei bambini tra i 3 e i 9 anni. La scoliosi giovanile rappresenta dal 12 al 20% di tutti i casi pediatrici;
  • La scoliosi idiopatica adolescenziale viene diagnosticata nei ragazzi di età compresa tra i 10 e i 16 anni. Circa l'80% di tutti i casi di scoliosi idiopatica pediatrica rientra in questa categoria.

Nella maggior parte dei casi i ragazzi con scoliosi acquisita, traumi, malattie muscoloscheletriche è asintomatica. Durante la crescita di un bambino, generalmente tra i 10 e i 15 anni, i segni della scoliosi idiopatica diventano spesso più evidenti. Questi includono: 

  • Dislivello delle spalle e del bacino;
  • Asimmetrica delle scapole;
  • Sporgenza asimmetrica delle coste;
  • Dislivello pelvico, la linea del bacino non è orizzontale; 
  • Gibbo, sporgenza della colonna vertebrale.

Da considerare anche il tasso di evolutività della scoliosi: più è precoce la sua comparsa, più ha la possibilità di diventare anche molto grave.
Scoliosi infantili apparse sotto i 3 anni di età o giovanili apparse sotto i 10 anni sono perciò più gravi di quelle che compaiono nell’adolescenza, cioè dopo i 10 anni.

La diagnosi della scoliosi

Per evidenziare una scoliosi, è necessario effettuare una valutazione clinica del soggetto, soprattutto se si trova nella fascia d’età adolescenziale. In questo periodo della vita, la diagnosi precoce è fondamentale: osservare la scoliosi sin dai primi segni è importante per poterne controllare l’evoluzione.
Prima viene diagnosticata la patologia, meglio la si può trattare, impedendone un ulteriore aggravamento con peggioramento della qualità della vita del paziente.
In seguito a un'attenta valutazione clinica ortopedica o fisiatrica occorre eseguire gli esami radiologici. L’esame di primo livello in grado di fornire un gran numero di informazioni è la Radiografia della colonna vertebrale in 2 proiezioni, antero-posteriore e laterale, eseguita in piedi. Dalla radiografia si ricava un parametro di estrema importanza: l’angolo di Cobb, (se vuoi metti immagine)che definisce la gravità della scoliosi.
Altro parametro nella valutazione della crescita ossea sono le linee di Risser.

In base a tale angolo si differenziano:

  • Scoliosi lievi (fino a 20°);
  • Scoliosi moderate (da 20° a 40°);
  • Scoliosi gravi (oltre i 40°).

Posta la diagnosi di scoliosi, lo specialista deve quantificare il grado di curvatura della colonna e decidere quindi il tipo di trattamento da intraprendere.

Il test di Risser consente di stabilire il grado di sviluppo osseo valutando l'ossificazione delle creste iliache.


Come curare la scoliosi: trattamento conservativo e attività fisica

Le scoliosi minori, al di sotto dei 20 gradi, vengono tenute in osservazione; quando le scoliosi superano i 20-22 gradi, si deve cominciare una cura ortopedica con corsetto, che ne contenga l’evoluzione.
Se si lascia il tronco libero di crescere e di ruotare su se stesso, la scoliosi tenderà a progredire naturalmente.
Viceversa, se si pone un blocco esterno sul tronco, a livello lombare o toracico, possiamo ridurre il peggioramento, arrestando la progressione delle curve.
Bisogna tenere conto che l’80% delle curve al di sotto dei 30 gradi consentono di solito una vita adulta normale, senza un effettivo peggioramento della scoliosi nell’età adulta.
Solo 1 paziente su 5, quindi, tende lentamente a peggiorare.
Riconoscere precocemente una curva a 20 gradi, consente quindi di mantenerla più facilmente al di sotto dei 30 gradi con un trattamento conservativo, e poter garantire ai ragazzi, una volta tolto il busto a fine crescita, una vita normale.
I bambini con scoliosi grave, una curva superiore a 40 gradi di solito hanno bisogno di un intervento chirurgico per evitare che il problema continui a peggiorare nell’età adulta.

Il trattamento osteopatico in caso di atteggiamento scoliotico (fase iniziale della scoliosi) può eliminare le asimmetrie posturali tramite la mobilizzazione della colonna vertebrale, il rinforzo muscolare, l’allungamento muscolare e lo “sblocco” del diaframma cercando di aumentarne la mobilità.

Gli esercizi, gli sport da evitare e gli sport adatti

È opportuno associare al corsetto una ginnastica posturale che può aiutare a mantenere attivi i muscoli del tronco, favorendo l’autocorrezione e il mantenimento di una corretta forma fisica.
L’attività fisica, nelle forme di scoliosi, va promossa anche se non esiste uno sport dedicato e specifico che possa aiutare nella correzione della scoliosi o nella prevenzione.
Ovviamente gli sport più asimmetrici, come il tennis, il padel o la scherma, possono avere delle controindicazioni se svolti a livello agonistico.
Per i giovani in via di sviluppo in particolar modo per quelli che presentano scoliosi, è consigliabile praticare sempre sport simmetrici, tipo nuoto, atletica, ginnastica, pallavolo o basket, che tendono a coinvolgere tutti i muscoli del corpo e a garantirne quindi uno sviluppo armonioso.

Presso il nostro Centro è attivo il servizio di Ortopedia Specialistica sui paramorfismi e dismorfismi della colonna, guidato dal Dott. FAVA Guglielmo.
Per prenotare una visita compilate il modulo qui sotto oppure contattate la nostra segreteria al n.
0362 524 317

Richiedi una visita

Compila il modulo di richiesta, sarai ricontattato dalla nostra segreteria.

Modulo richiesta